domenica 8 aprile 2007

AUGURI DI UNA SANTA PASQUA


Siamo arrivati alla Santa Pasqua, periodo forte per ogni cristiano e per tutti gli uomini di buona volonta' nella ricerca del senso della vita; e' un momento di riflessione e di speranza.

Noi viviamo il periodo Pasquale con tutta la comunita'. Oggi domenica della resurrezione ci siamo ritrovati anche per un bel pranzo.


La risurrezione e' un evento talmente grande e importante che non puo' entrare in un giorno solo, per cui saranno giorni pieni di speranza e colmi di certezze che ci accompagneranno sempre.


Vorrei augurare a tutti coloro che sono nella sofferenza materiale e spirituale di non disperarsi; certo non sono delle parole, anche se molto belle che tolgono dolore e disperazione.

Voglio solo dire che la morte di Cristo non e' qualcosa del passato, ma e' presente come la Sua risurrezione. Ogni giorno vedo questo Cristo crocifisso, che chiede di essere Amato ed Accolto, tante volte preferisco non vedere e giro lo sguardo, e' piu' comodo mi dico.

Pero' poi mi accorgo che e' mancato qualcosa nel profondo di me stesso, non posso trovare scorciatoie.

Se accolgo il Cristo risorgo, se apro le porte a Lui la mia vita si trasforma. Oggi, non duemila anni fa, e' questa la grandezza dell'Amore.

Accogliere Cristo non e' un atto di bonta' ma qualcosa che mi fa risorgere dal mio egoismo, dal mio perbenismo che nasconde una incongruenza che fa scandalo agli occhi di tutti.

Cristo e' andato in croce perche' ha amato tutti, non solo i bravi cristiani o le brave persone; per tutti e sta proprio qui lo scandalo della croce: un Amore cosi' grande mai nessun Maestro lo ha testimoniato.


Per cui lasciamoci trasformare da questo grande Amore, noi qui, in questa Africa deturpata, non abbiamo bisogno di soldi, di cose materiali o di belle parole scandite dai piu' alti palazzi, sia di vetro che di ferro o cemento.

Non abbiamo bisogno di ONG, molte delle quali vive e specula su tutti questi miliardi che arrivano.... dove non si sa.

Abbiamo bisogno di questo Amore che trasforma e da coraggio per dire la Verita'. La prima verita' e' quella di mettere a nudo noi stessi.


L'augurio che faccio di cuore e' quello di fermarci e di ritrovare noi stessi, per non correre invano e perdere le gioie piu' importanti della vita: donarci agli altri.

In famiglia, sul lavoro proviamo a veder con occhi e con cuore diverso ogni cosa. Le difficolta' sicuramente non passeranno ma saremo pronti ad affrontarle in modo diverso.

Un abbraccio a tutti da Enrico e ragazzi della casa famiglia San Giuseppe


mercoledì 28 marzo 2007

IL NOSTRO MOTTO : POLE-POLE (PIANO-PIANO)

Ebbene si, noi stiamo bene anche se le giornate trascorrono troppo velocemente. La nostra quotidianita' e' piena di piccoli grandi traguardi, la vita della casa famiglia mette a confronto le varie diversita' e aiuta a crescere nell'accettare l'altro con le sue grandi potenzialita'.

Le sofferenze e le fatiche che fanno parte del bagaglio di ciascun ragazzo, aiutano a portare l'altro guardando dentro, scoprendo le bellezze che sono all'interno di ognuno di loro ma non sono ancora riuscite a germogliare e a manifestarsi.

Non lasciamo che la VITA ci passi di fianco senza buttarci dentro con entusiasmo e con la voglia di vivere che ci fa affrontare ogni difficolta'. La cosa importante e' uscire da noi stessi e dai nostri egoismi che bloccano lo slancio verso il DONO.

C'e' un mondo che ci aspetta, pieno di sofferenze e gioie che ci chiede di partecipare attivamente.

Non dobbiamo avere paura dell' ALTRO. Apriamo le porte a CRISTO, ritroveremo il senso della vita, sapremo gioire pienamente della vita.




sabato 17 marzo 2007

DAR ES SALAAM: ANDATA E RITORNO



E' da qualche giorno che non scriviamo, infatti siamo andati a trovare i nostri fratelli a Dar.
Non e' la prima volta ma come sempre e' un'emozione e una gioia grande per tutti noi. Il viaggio e' molto lungo, dura sette ore interrotte solo da una fermata di quindici minuti; e' molto bello perche' si vedono paesaggi bellissimi ma al tempo stesso si puo' vedere come moltissime persone tirino a campare vivendo nella miseria.


Molti vivono lavorando la terra e organizzando piccoli commerci lungo la strada che attraversa la Tanzania verso lo Zambia; comunque non e' sufficiente per garantire una vita dignitosa per tutti.
Certo che sopravvivono, certo che sorridono e, per i turisti sprovveduti e col portafoglio pieno sembrano trasmettere serenita'.

Occorre andare oltre e smetterla di passare fare foto e tornare a casa con i falsi rimorsi e le belle intenzioni, magari facendo un danno enorme lasciando i soldi ai bambini di strada che subito vanno a giocarseli o a berli in qualche bar.

Basta con questa ipocrisia da super salvatore, da chi sembra sapere tutto ed avere la soluzione in tasca!!
Nessuno ha la ricetta pronta e tutto deve partire dal popolo della Tanzania e dai loro governanti, l'unione di queste fette di popolo devono trovarsi e fare unita', quella vera non quella politica e basta, solo allora si potra' risorgere. Solo allora e non prima !!!




sabato 10 marzo 2007

IL SABATO DEL VILLAGGIO



Il sabato di solito e' giorno di riposo; non per noi che come ogni giorno abbiamo le pulizie della nostra casa da fare e alcuni vanno anche a scuola.
Ad ognuno il proprio strumento di lavoro e via, si comincia !!!

Dopo aver fatto le pulizie e aver sistemato le camere si va un po' nei campi a tagliare l'erba o a zappare.

Finalmente ora di pranzo e poi via a giocare con gli amici ad una sfida memorabile.

Dimenticavo di dire che questa sera siamo stati invitati a cena e le sorelline di comunita' si sbizzarriranno nel cucinare piatti prelibati per i nostri palati affamati di ricette italiane.

Vi racconteremo poi come sara' andata.

Vi lasciamo con un grande abbraccio a tutti da Enrico e ragazzi




Chissa' chi vincera' -sicuramente l'INTER

martedì 6 marzo 2007

CASA FAMIGLIA SAN GIUSEPPE -IRINGA-



CI PRESENTIAMO


I ragazzi che vedete nella foto sono una parte di quelli che sono passati e che tuttora vivono in casa famiglia.

Cominciamo dall'inizio. Il viso pallido che vedete sono io, mi chiamo Enrico Balconi e faccio parte della Comunita' Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.




Sono arrivato in Tanzania nel Maggio del 1995 e vivo con i ragazzi orfani o tolti alla strada, la nostra casa famiglia si chiama San Giuseppe.



Ci troviamo in Tanzania, precisamente nella cittadina di Iringa, sull'altopiano centrale.

Abbiamo deciso di entrare nel mondo di internet perche' crediamo che, come ogni cosa se usata nel verso giusto, sia una opportunita' per portare le nostre esperienze di vita.



Poco alla volta avremo tempo di presentarci meglio e i ragazzi stessi scriveranno e diranno la loro; troppo spesso ci sono persone che parlano dei problemi dei ragazzi di strada e orfani senza conoscere minimamente i loro reali bisogni e i loro pensieri.


Crediamo sia giusto rompere questo meccanismo che involontariamente nasconde e ingabbia la realta', negando la possibilita' di rialzarsi e ricominciare a coloro che non vogliono cambiare il cosiddetto primo mondo, ma creare una societa' fondata su valori universali.

Tutto questo nel nostro piccolo, senza andare a scomodare la lotta contro un primo o secondo mondo ma partendo dalla quotidianita' in Tanzania, ad Iringa e nei nostri villaggi dove le ingiustizie e i soprusi non arrivano certo dal mondo industrializzato. Occorre ripartire dall'uomo.

Forse abbiamo iniziato subito con discorsi un po' troppo pesanti e ce ne scusiamo subito, pubblicando queste nostre foto di vita quotidiana.




A presto da tutti noi.










Qui ci stiamo organizzando per la cucina, perche' anche gli Angeli mangiano fagioli !!!














Come vedete pero' anche a noi piacciono le tagliatelle fatte in casa, cosi' ci stiamo dando da fare.















Ed ora arrivederci alla prossima, si parteeee!!!!!