lunedì 24 dicembre 2018

MAI SMETTERE DI CERCARE

Carissimi, anche qui da noi è arrivata la notizia che tra poco nascerà un bambino speciale !! 
Ogni anno la stessa storia, sempre nel mese di Dicembre e sempre il 25.
Allora mi sono chiesto, io ci credo veramente oppure è giusto per tirare su il PIL del paese,  con le varie compere e regali ?
Per me Enrico, piccolo cercatore di Dio ogni giorno, che senso ha tutto questo ? La risposta certamente può arrivare dalla ragione, ma da sola non è esaustiva; la ragione senza il cuore, senza la fede non porta da nessuna parte.

La ragione : festeggiare ogni anno, il 25 Dicembre giorno della luce, la nascita di Gesù è un ricordare la presenza di Dio nell'umanità.
E' riconoscere il dono d'amore tra il creatore e l'uomo, l'unione tra Dio e me.
Scusatemi per la semplicità e l'essenza del mio scritto ma non sono un teologo e questo è solo il mio pensiero, niente di più.

La fede: Dio si ostina e non vuole lasciarmi "in pace"; mi ama talmente tanto che non può fare a meno di me.
Dio ama tutti gli uomini, non fa distinzione; diversamente da noi.
Se la ragione mi spiega che il Natale è ricordare la nascita di Gesù, la fede mi fa vivere realmente questa nascita.
Dio è realmente presente, attraverso il corpo di Gesù.
"Io sarò sempre con voi, fino alla fine del mondo". Non è una storiella fantastica, è la Verità.

Ecco allora che il 25 Dicembre di ogni anno è realmente come il primo giorno in cui Dio si fece Uomo.
Nasce realmente nella grotta del nostro cuore, nascosto, al freddo della nostra indifferenza.
Ai margini perchè incapaci di cercarlo e vederlo.
Per me il Natale è riuscire a vedere il Cristo nel cuore di chi mi sta vicino, di chi incontro, di chi è ai margini, di chi è solo, di chi soffre nello spirito, di chi ha perso la speranza.
VederLo nelle nostre famiglie, gioire e soffrire con noi, vederLo nei nostri bambini, nei nostri genitori.

Molte volte, parlo per me, si ha quasi timore di passare per delle persone fuori dalla realtà, quando si dicono queste cose.
La fede è una cosa da catechismo per bambini.
Questa affermazione è in cima alla classifica delle stupidate che bocca umana abbia mai pronunciato.
Io sono certo, perchè le ho incontrate e le incontro,  in mezzo a noi ci sono tanti testimoni che vivono e annunciano con la loro vita questo incontro.

Profeti che Dio dona all'umanità.

Spesso pensiamo che Dio sia altrove, io non sono buono abbastanza, non sono una persona pia, non sono un bravo cristiano, ecc. ecc. sono tutte balle !!! Ops scusate non volevo, ma sono sicuro che anche Gesù qui l'avrebbe detta.

Ma Dio è già in noi, il suo Spirito è entrato nel primo Adamo, siamo fatti a immagine e somiglianza Sua. 
Siamo in cammino verso la pienezza.
Padre-Figlio-Spirito-  
Lo Spirito è già in noi, poi Cristo è venuto ed è presente ogni istante; se ci dimentichiamo ecco il Natale ogni anno.
Siamo in cammino per arrivare al Padre, nella pienezza e gioia senza fine, ma già due terzi possiamo viverli qui in terra.

Mi sto dilungando e vi chiedo scusa ma i pensieri mi escono così di getto e vorrei gioire con voi per questo Natale che sarà unico come sempre.

L'augurio che i bambini ed io facciamo a voi e alle vostre famiglie è proprio questo, ognuno di noi possa cercare e vedere questo Cristo che si dona incondizionatamente.
Lui vuole stare con noi, non dobbiamo temere.
Grazie a voi tutti per esserci vicino

Un abbraccio a voi e alle vostre famiglie e un ricordo nella preghiera, ne ho un immenso bisogno

Enrico e bambini

giovedì 22 dicembre 2016

NATALE E' RIVOLUZIONE

Eccoci qui, quest’anno pensavo di non scrivere gli auguri per far spazio al Silenzio.
Pero’ la nostalgia delle persone che fanno parte della mia vita e’ tanta ed allora almeno con la “parola” scritta vorrei arrivare a ciascuno,  senza invadere il momento unico tra noi e questo Dio che si ostina ogni anno a voler nascere.
Cerca di farsi spazio.
Mi sono messo davanti al Presepe con i bambini;  in silenzio.
Cercando di guardare con gli occhi fisici e con gli occhi del cuore.
Nonostante il Presepe sia muto, sento un enorme frastuono. 
Urla e grida di bambini, gli animali del gregge, chi porta sulle spalle l’agnello, chi vende il pesce, i pastori che cantano e bevono una bella ciotola di rosso d.o.p. della zona.
Guardando le statuine lo sguardo si ferma su Gesu’, Maria e Giuseppe – sempre ultimo sto Giuseppe, poverino !!!-  e nonostante non senta niente, il loro Silenzio mi riempie il cuore e la mente di Parole, o meglio mi riempie con la Parola.
Allora mi si apre la storia e capisco che i suoni e le voci che mi arrivano dalle statuine sono le nostre.
Eh si, la statuina che vende il pesce e’ proprio la signora che ho incontrato al mercato ieri mattina.
I volti dei pastori,  li ho visti oggi nella vallata qui davanti. 
I bambini, si sono loro li riconosco, sono tutti passati dalla nostra casa famiglia.
Ma allora li c’e’ la nostra vita, la mia vita.
Ogni anno quando guardo il presepe e’ come se guardassi la mia vita: ogni giorno trascorso al lavoro, in famiglia, a scuola, al bar con gli amici, in Chiesa durante la S. Messa quando il Cristo si fa carne e si dona.
Io sono li, davanti a quella grotta, con tutta la mia umanita’ e incredulita’ per quello che sta accadendo.
Sento il freddo in quella notte buia, e ce ne sono state nella vita di notti buie.
Mi rendo conto di non essere solo nel fissare lo sguardo verso Lui,  ci sono gli ultimi, i fuori le mura, i reietti; di allora come oggi.
La mossa di Dio nel nascere fuori dagli schemi ordinari e’ un segno di speranza grande per me.
Nessuno e’ escluso, tutti hanno la possibilita’ di andare alla grotta, poveri e ricchi, piccoli e grandi, sapienti e pastori, re e sudditi.
Ma li tutto si azzera, tutto si trasforma ed io sono identico a te, non perche’ mi annullo ma perche’ mi ritrovo in te.
Quel Dio appena nato e’ stato capace di cancellare il mio orgoglio, la mia sete di vendetta, la mia ricchezza o poverta’ materiale, la mia voglia di essere piu’ furbo, piu’ santo, piu’ cattolico di te, ecc.
Ad un tratto la piccola Helena mi scuote il braccio e in un attimo mi ritrovo qui sulla terra, nel nostro piccolo locale,  davanti al piccolo Presepe che abbiamo fatto.
Sorrido e sono contento di essere tornato nel nostro Presepe quotidiano, vivo e reale, oggi come ieri.
I bambini, le preoccupazioni, le gioie, le arrabbiature e le speranze di ogni uomo e donna in cammino verso la Grotta.
Ognuno di noi ha il suo posto, il Signore mi ha portato a vivere con gli ultimi  e i piccoli della societa’; sono felice perche’ e’ la vita riservata per me.
I miei limiti e i miei pregi, il mio peccato e la mia debolezza; davanti alla grotta l’eternita’ e’ entrata nella nostra vita.
Coraggio portiamo la Luce della grotta a chi soffre, a chi non vede speranza, a chi lotta per vivere, a chi sta cercando un motivo per andare avanti, a tutti coloro che sono fuori le mura e si sentono persi.
Ciascuno di noi ha la Luce dentro di se’,  ciascuno di noi e’ la Luce.
Tanti tanti auguri di un Natale senza fine.
Un abbraccio e una preghiera da tutti noi

Enrico e bambini 

giovedì 21 gennaio 2016

25 DICEMBRE : LA STORIA INFINITA

Mentre sto cercando di concentrarmi, nel trovare le parole per riuscire a trasmettere cio’ che  sta passando nel mio cuore e nella mia mente, mi rendo conto che vorrei arrivare a ciascuno di voi attraverso il Silenzio.
La Parola, che cambia il mondo come duemila anni fa non e’ niente altro che Silenzio.
Il Silenzio e’ l’eco della voce di Dio, la soglia del mistero.
Maria, Giuseppe, i pastori e gli ultimi della storia di allora, come quelli di oggi, hanno riconosciuto Dio e sono rimasti in Silenzio.
Solo gli Angeli cantavano; ma  quelli si sa sono arrivati nella gloria di Dio e non riescono proprio a stare zitti, la gioia gli sprizza da ogni parte.
Ripercorro alcuni momenti importanti della mia vita e mi accorgo che proprio nel Silenzio, allora come oggi, ho ritrovato me stesso e scoperto il mio essere qui, ora e cosi come sono.
Con i bambini della casa famiglia abbiamo fatto il presepio, ogni anno e’ come se fosse il primo, la sorpresa e lo stupore, mettere le statuine e poi vedere la piu’ piccolina che mette le stesse non rivolte alla grotta ma verso chi guarda il presepe.
Certo forse teologicamente parlando non sara’ molto corretto, ma siccome a me la teologia semplice piace e credo sia molto vicina alla gente con cui Gesu’ condivideva gran parte della giornata,  sorrido alla piccola Helena e lascio tutto cosi’,  come lei ha sistemato.
Dunque, dopo aver posizionato anche gli ultimi animali del gruppo,  siamo stati in silenzio ad osservare e contemplare.
Il mistero che si rende presente.  Il Dio che incarnandosi mostra  la sua divinita’, la quale  culminera’ sulla Croce.
L’unicita’ che caratterizza il cristianesimo e’ proprio l’incarnazione di Dio, questo bambino nato ai margini, da una famiglia fuori dagli schemi.
Questo bambino che gioira’ e soffrira’ come ogni uomo, come ogni persona di allora e di oggi dovra’ portare il peso delle ingiustizie e del male.
Questo Dio che ha provato l’abbandono, non e’ rimasto in una dimensione staccata dall’umanita’.
Lui la’ e noi quaggiu’; no ha voluto fare la Storia, partecipare in pienezza col corpo e con lo Spirito.
Parlare di Gesu’ bambino per alcuni puo’ sembrare infantile, invece tutto parte da li; la Parola si e’ fatta carne, nel silenzio della notte, -a parte i soliti Angeli !!!- tra le persone che non contano niente.
Sono i piccoli, gli esclusi, quelli che si nascondono perche’ si sentono di intralcio, sono loro che fanno la Storia.
L’augurio che faccio ad ognuno di noi, credenti o non credenti, e’ poter respirare un po’ di questo Amore gratuito che il bambino della grotta vuole donare a ciascuno.
Questa storia non finira’ mai perche’ sappiamo benissimo che un Amore cosi’ ci riempie il cuore e la vita di infinito.
I bambini ed io facciamo tantissimi auguri, a voi e alle vostre famiglie.
Davanti al presepe staremo un po’ in silenzio per unirci a voi che ci volete bene e magari poi canteremo assieme  a sti benedetti Angeli, che non smettono mai di dirci di essere nella gioia.
Grazie di cuore a tutti voi, un abbraccio e una preghiera
Enrico e bambini casa famiglia san Giuseppe

Per chi volesse contribuire alla nostra casa famiglia
Enrico Balconi
Banco Popolare

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sabato 15 agosto 2015

AMICI DELLA GAZZETTA - LO SPORT ..... OLTRE

http://incodaalgruppo.gazzetta.it/2015/08/14/tanzania-casa-famiglia-san-giuseppe-sport-terapeutico-per-bambini-orfani-e-di-strada/

mercoledì 5 agosto 2015

FRAMMENTI DI VITA

https://www.youtube.com/watch?v=VA0WWRmVS1I

giovedì 25 dicembre 2014

NATALE DI PER-DONO

Anche quest’anno sta volgendo al termine;  come ogni anno, il Santo Natale ci ricorda che prima della fine c’e’ un inizio, una nascita.
In questi giorni mi trovo spesso a meditare su cosa mai mi potra’ ancora dire di nuovo questo Natale.
La data sempre quella, il bambino di cui  si festeggia la nascita sempre quello, io sempre uguale ma un po’ piu’ acciaccato dall’eta’.
Non me ne vogliate ma vorrei condividere con voi quello che sento nel cuore e poi passa alla testa per renderlo, almeno spero,  un po’ piu’ comprensibile.
Oggi piu’ che mai sento il bisogno di vivere un Natale di per-dono.
Natale sinonimo di bonta’,  scambio di doni, festa e sorrisi che riempiono il cuore e scaldano i nostri rapporti con gli altri,  spesso troppo freddi.
Ebbene,  sento il bisogno di chiedere al Signore un dono che per me e’ il piu’ grande di tutti, il perdono; il regalo piu’ grande che possa ricevere in questa terra amara e abbandonata al suo destino. 
Qui tutto sembra non cambiare e tante volte la Luce sembra spegnersi; ecco allora chiedo perdono per tutte le volte che perdo la speranza, per le volte che giro la faccia e non vedo il volto di un Dio nella mangiatoia.
Ogni bambino sulla strada, ogni anziano costretto a chiedere l’elemosina,  ogni bambino lasciato al suo destino a causa della miseria morale prima che materiale, sono tutti segni che ho bisogno di perdono per poi farmi dono-per gli altri.
Le mie giornate sono piene di gioie e di dolori, come ogni persona in ogni parte del mondo.
Qui a Iringa, dove vivo da diciannove anni, le ore scorrono con ritmi dettati dai bisogni dei bambini e dai ragazzi che chiedono il mio tempo.
Il mio esserci sempre per loro non e’ dovuto certo alla mia bravura o a chissa’ quali doti che non ci sono proprio, ma vedo nei loro occhi il bisogno di sentirsi dono, di sentirsi amati e per-donati.
Il Santo Natale quest’anno mi prende alla sprovvista, impreparato; mi chiede di lasciarmi per-donare.
Lasciare che questo neonato si prenda cura di me, come  i bambini della casa famiglia di Iringa fanno ogni giorno nei miei confronti; il loro mettere a nudo la mia anima e perdonare la mia umanita’.
Vivere a contatto con Gesu’ in carne e ossa tutti i giorni e’ faticoso, a volte molto pesante e stressante ma mi porta negli spazi del  mio cuore e nel cuore degli altri.
Quando succede vedo rinascere la speranza negli occhi dei ragazzi che sono passati dalla casa.
Questo Natale Gesu’ donami il coraggio di chiedere perdono; chiedo perdono ai bambini che attendono l’incontro con te e ai quali non ho dato risposta per il mio quieto vivere o per timore.
Questo Natale Gesu’ donami l’umilta’ di  perdonare  quei ragazzi che hanno tradito la mia fiducia, come io tradisco spesso la Tua.
Questo Natale Gesu’ donami la gioia di chiedere perdono a tutti gli amici e alle persone che conosco e che sono  in Italia, al mio paese, perche’ troppe volte mi dimentico che sono loro che mi hanno guidato e mi accompagnano in questo stupendo cammino.
Spero di non essere stato troppo triste e cupo,  sono molto contento e felicissimo di quello che vivo.
La precarieta’ e il fidarmi della provvidenza mi fa sentire libero da me stesso, dal mio egoismo; del resto la follia di questo Dio che nasce in una mangiatoia non lascia molta scelta.
Gli ultimi tre anni della vita di Gesu’ non riusciamo a viverli proprio come Lui, ma i primi trenta si, siamo chiamati a questo,  poi si vedra’.
Allora tanti auguri per i prossimi trent’anni,  visto che tra poco nasce.
Tanti auguri di un Natale di per-dono verso tutti.

Un abbraccio e una preghiera

Enrico e bambini casa famiglia san Giuseppe

venerdì 5 dicembre 2014

SANTO NATALE ORA E SEMPRE

Santo Natale. Bastano queste parole per ricordarmi che ogni nascita e’ santa, ogni vita e’ degna di essere vissuta,  perché santa. Chiudo gli occhi e chiedo alla mia mente di mostrarmi il Natale di Gesù; l’immagine che mi si presenta non e’ di duemila anni fa.
Probabilmente il mio cuore ha il sopravvento sulla mente e mi mostra la mia quotidianità. Mi sforzo per vedere Gesù, Maria e Giuseppe. Niente da fare vedo la nostra casa, i bambini e i ragazzi, le galline e il mio cane ma niente bue e nemmeno l’asino.  Grazie Signore ancora una volta per avermi fatto riaprire gli occhi sul vero Natale,  sempre nuovo e vitale. La nostra quotidianità, i nostri affetti e le sofferenze che incontriamo, i bisogni dell’altro sul nostro cammino.
Credo sia questo il Santo Natale che dona la forza per rinascere ogni giorno.
Tanti tanti auguri

da tutti noi Enrico e bambini.

giovedì 20 novembre 2014

DIRITTI ......E DOVERI DEI BAMBINI

Oggi e' il giorno in cui, esattamente 25 anni fa,  veniva ratificato dalle Nazioni Unite la convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Questa infanzia troppe volte portata alla ribalta per situazioni di disagio, di violenza fisica o psicologica. Quante volte abbiamo usato a sproposito la parola infanzia, senza accorgerci che dietro ad ogni bambino si cela una storia unica e irripetibile, fatta di quotidianità intrisa di rapporti con gli adulti ma non fatta a loro immagine.
Davanti ad ogni bambino e bambina  dobbiamo provare a fare silenzio e contemplare l'infinito che cerca spazio per dire a tutti la bellezza della Vita.
Mi permetto di dire anche che forse bisognerebbe aggiungere una parola in piu' al titolo della convenzione dei bambini, oltre ai diritti aggiungerei anche la parola doveri dei bambini.
I diritti e i doveri viaggiano assieme, non possiamo correre il rischio di privare la gioia ai nostri piccoli di essere protagonisti della storia; di soli diritti non si costruisce una  persona ma  un manichino senza anima.
Diritto di essere amato e dovere di amare con gioia chi ti e' vicino,
diritto ad una famiglia e dovere a sentire il calore e il dono gratuito che si riceve in essa,
diritto all'istruzione e dovere nell'impegno di conoscere per trasmettere il dono ricevuto,
diritto di non vivere nella miseria e dovere nel vivere il necessario come dono e non sprecarlo,
diritto a non essere sfruttati e dovere nell'aiutare altri bambini in difficoltà,
ecc. ecc.
La parola dovere non e' negativa e privante della liberta', anzi la sublima e la rende concreta.
Ancora troppi bambini purtroppo non possono godere ne di questi diritti ne dei doveri, facciamo tutto cio' che possiamo per aiutare i figli della nostra societa' a crescere nella vera gioia.
Coraggio la forza della vita non puo' essere fermata, stiamo vicino ai nostri figli e camminiamo assieme.
Ultima curiosita', solo la Somalia e gli Stati Uniti d'America non hanno ancora ratificato la convenzione.

venerdì 15 agosto 2014

LA RELAZIONE VITALE

Oggi e' la festa di Maria Assunta. La mamma di Gesù e' andata in cielo con il corpo e con lo Spirito. Questa verita' di fede e' importantissima per la mia vita. Nella nostra quotidianità facciamo tantissime cose che ci permettono di crescere e relazionarci con gli altri; dobbiamo darci da fare per dare alla nostra famiglia un futuro e un presente sereno. La relazione con gli altri e' importantissima, sul lavoro, con gli amici e in famiglia.
Ogni relazione importante e' basata sull'Amore, ogni relazione e' vitale quando ci da la forza per vivere.
Maria si e' lasciata riempire da questa relazione vitale con Colui che e' inizio e fine. Ha amato talmente il suo Signore da trovare il senso a tutte le cose della sua quotidianità, nelle gioie e nei dolori; tremendi dolori, che non poteva sopportare se non in questa relazione vitale col Padre.
Nella mia quotidianità, quando esco da questa relazione vitale, in ogni persona e in ogni cosa trovo qualcosa che non va. Lui e' troppo egoista, lei fa la saputella e non mi vede neanche ecc ecc.
Arrivo a sera stressato solo per non aver trovato qualcuno che mi vada a genio. Ora mi sono chiesto :" Ma se il tempo che mi rimane devo viverlo cosi', quando troverò la vera gioia ?"
Le corse che faccio dalla mattina alla sera, anche a fin di bene ci mancherebbe, non hanno senso se non partono da questa relazione vitale che mi permette di guardare l'altro con gli occhi di Dio.
In famiglia, al lavoro, in comunità, nella chiesa e in ogni luogo ogni incontro assumerebbe una piega diversa; nuova.
Allora Enrico prendi il bastone, la bisaccia e mettiti in viaggio, ogni giorno come Maria, alla ricerca di questo Dio che ti ama e vuole una relazione unica con te.
Non aver paura dei tuoi limiti, vai oltre; non vedere i limiti degli altri, punta al loro cuore. Questa e' la relazione che cambia il mondo.
Grazie Maria perché nella tua umiltà, nel tuo non comprendere molte cose, hai scelto l'Amore.
Senza calcoli e pianificazioni, entrate e uscite, interessi e perdite.
Amore, solo amore, la relazione vitale.

sabato 28 giugno 2014

QUANDO IL BUIO.....ARRIVA

Sarebbe bello poter parlare e scrivere solo in positivo e storie da mulino bianco. Pero' alle volte sul nostro cammino si presentano momenti di difficolta', di fatiche e di dolore. Ecco che da una sensazione  di gioia si puo' presentare una situazione di sofferenza inimmaginabile. Ognuno di noi ha sicuramente una storia difficile che porta nel suo cuore o nel suo fisico; solitudine nel bisogno, amori spezzati, violenza e indifferenza che feriscono nel profondo e non lasciano scampo.
Il progresso della scienza sicuramente puo' alleviare questi pesi e aiutare a risollevare la vita.
Io non ho nessun diritto ne tanto meno la preparazione per indicare la strada giusta, ma nella mia quotidianita' ho incontrato molte vite spezzate.
Ragazzi che non riescono a ritrovare la pace dell'anima, a gioire per essere al mondo, a voler bene agli altri; ecco quando il buio.....arriva,  occorre riconciliarci con la Vita.
Accettare le nostre incapacita', volerci bene per come siamo, con le nostre paure e fragilita'; perdonare e perdonarci perche' nessuno e' perfetto.
Quando incontriamo chi e' nel dolore e nella fatica non dobbiamo temere di Amare, in silenzio e senza giudizi.
Quando il buio....arriva, abbiamo un tremendo bisogno di Amore.

martedì 10 giugno 2014

NON SOLO .....ROSE E FIORI

Come spesso accade la sera, il cuore e la mente si avvicinano e si lasciano andare in pensieri che vanno oltre il proprio io.
Eccoci soli con le sensazioni, le gioie e le fatiche della giornata; il tempo e' poco perche' entrare troppo in noi stessi alle volte ci scuote un poco.
A volte facciamo di tutto per aiutare chi ci chiede aiuto o pensiamo ne abbia bisogno. Donare parte di noi agli altri e' un atto stupendo e ci riempie il cuore; non sempre di fiori.....a volte tante spine.
Allora il nostro io ci frena e ci porta in evidenza il nostro buon istinto di conservazione; guai se non ci fosse ci mancherebbe. Domande legittime ci interrogano: " E' valsa la pena aiutare gli altri e poi ....... Ma chi me lo ha fatto fare ?"
Proprio in questi momenti dobbiamo ritrovare il nostro se', andare oltre ed entrare nell'essenza della Vita. Oltre l'apparenza dei nostri programmi e di cio' che ci fa stare bene e che sicuramente e' pure giusto; ma l'Amore va oltre e non e' ne giusto ne sbagliato, e' AMORE e basta.
Nella vita ci sono le rose, i fiori e le spine; a volte tante spine, troppe.
L'Amore non sta ne da una parte ne dall'altra.
L'Amore e' oltre, oltre e' sempre oltre. Camminiamo assieme, ogni giorno sia incontro.
Non solo.....

lunedì 26 maggio 2014

SOLO TRE ........

Oggi Helena, la più piccolina di tre anni e mezzo, al  risveglio dal suo sonnellino pomeridiano; la sua mente e il suo spirito non ancora completamente sulla terra, visto il risveglio repentino. "Papa' quante persone ci sono in cielo ?"  Io con la mia piccola certezza cerco di spiegargli che sono  tante; tutte le persone che erano sulla terra e ora sono in cielo sono tante, tantissime. Lei con la genialità che spiazza dice :" No,  sono solamente tre". Al che  chiedo dove sono tutte le altre. Lei :" Lo so solo io dove sono !!".
I bambini tante volte ci lasciano con degli interrogativi che meravigliano le nostre menti e i nostri cuori. Senza cercare invano un significato che la società di oggi vuole dare ad ogni cosa e ad ogni parola, semplicemente basta entrare nel cuore di questa bambina per capire che il suo spirito ha sete di infinito e bisogno di Amore che non la lasci mai sola.
Lei,  cosi piccola,  ha già vissuto l'abbandono e la fatica di vivere ma sa anche che nessuno scompare, da qualche parte c'e' sempre qualcuno che ci vuole bene.
Io devo imparare da loro a volare e sperare sempre, non solo quando le cose vanno bene. La vita e' fatica, sofferenza ma e' piena di sorgenti di acqua fresca.
Grazie Helena, solo tre...... gli altri solo io lo so. E domani si ricomincia la salita, avanti assieme.



giovedì 15 maggio 2014

PER FORTUNA CI SONO LE PERSONE "ANONIME"

Oggigiorno se non sei qualcuno, non conti niente. Questo sembra passare dai messaggi e da ciò che apparentemente vediamo intorno a noi. Io non ci credo e penso sia una delle falsità più grandi esistenti al mondo. Credo che il mondo, ovvero tutto ciò che riguarda la vita, quella vera, sia sulle spalle di tutte quelle persone che agli occhi dei più, sono anonimi. Madri, padri, figli, nonni e tutte le persone che ogni giorno lottano e fanno sacrifici per dare senso e serenità alla propria vita. Quante sofferenze, quante gioie si incrociano nelle vite di chi non appare ma salva il mondo. Pensandoci bene,  che vite sono quelle  basate sulla vanità del dover dimostrare a tutti ciò che in realtà non sono. Evviva gli anonimi, che nonostante le  tante volte in cui vorrebbero mollare o non capiscono il perché di tante fatiche, tengono botta e vanno avanti. Per i figli, per i genitori e anche per se stessi, non si può fare solo per gli altri, lo si fa perché nell'altro e con l'altro ritrovo me stesso. L'anonimo che vive la quotidianità e' quella persona che non ti dirà sempre "tutto bene fratello, che bello alzarsi e andare a lavorare in ufficio, in fabbrica o in miniera......."  Le persone che portano avanti il mondo e il vero messaggio della Vita sono coloro che  nonostante la fatica e il non capire molte volte perché devono farlo, scelgono comunque di non mollare. Ringrazio tutti questi anonimi che nessuno porterà alla ribalta ma che sono i veri testimoni di Cristo. Non ho oro, non ho argento e non so dove mi porterà questa vita ma so che solo cosi mi ritroverò e ti ritroverò.  Grazie a tutti gli anonimi della mia vita, maestri di infinito.

venerdì 2 maggio 2014

CERTEZZE PERICOLOSE

Quante volte mi sono aggrappato alle mie belle certezze; quante volte le ho poste davanti a tutto e a tutti.
La mia vita senza le certezze come sarebbe stata e come potrebbe essere ? Tante volte le stesse mi hanno aiutato a superare gli ostacoli della vita, indicato la via quando il buio aumentava.
Ma quante altre volte queste certezze mi hanno allontanato, isolato dal cuore degli altri solo perche' convinto del bene delle mie idee.
Non e' forse meglio lasciare un piccolo spiraglio tra le mie sicurezze,  in cui il pensiero di chi mi vuole bene possa entrare e rinfrescare, togliendo la muffa e l'umidita' che nasconde la mia vera essenza.
Oltre le certezze c'e' l'Amore.
Non voglio certo scardinare nessuna delle fondamenta che ciascuno di noi ha, ci mancherebbe.
Le mie ogni tanto mi piace farle scricchiolare un pochino, mi fa sentire vivo e il mettermi in discussione mi fa respirare aria nuova. Troppe paure ci fermano e ci fanno arroccare su certezze che poi certezze non sono; vengono create per nascondere le debolezze che abbiamo.
Io sono contento delle mie debolezze, ne vado fiero perche' mi permettono di essere piccolo piccolo e ascoltare chi mi viene vicino. Solo cosi' posso cambiare.
Alla fine l'unica mia certezza e' sapere di aver bisogno degli altri, per ritrovare la forza e il coraggio di vivere la quotidianita'.
Anche sorridendo ogni tanto, perche' la Vita e' veramente un soffio.

venerdì 25 aprile 2014

LIBERTA' DOVE SEI ?

Sono qui con Helena, la piu' piccolina; oggi 25 Aprile giorno importante, la LIBERTA'.
Da noi sono le 19.00, in Italia le 18.00, sto ascoltando gli Hillsong United e guardando all'orizzonte il sole, che tramontando traccia nel cielo colori impossibili da descrivere.
Questi sono momenti magici nella vita, sono anticamere dove si sistemano tutte le cose dell'anima e del corpo ,prima di ripartire.
Helena sta ballando, si specchia, mi prende la mano e mi sorride; la liberta'.
Eppure qualcosa non torna. Sento che qualcosa oscura la mia mente. Il cielo ora e' buio, fra poco la luna e le stelle saranno padrone dello spazio.
Il buio di cui ancora troppe persone, piccoli e grandi, vengono avvolte nel mondo intero. Vedo e sento nel mio cuore volti e grida di coloro che non sono liberi.
Non posso sentirmi completamente libero. Cosa posso fare io, sono qui sperduto su un altopiano sotto l'equatore. Solo nel buio della notte che scende. Beh una cosa posso farla. Guardo Helena , entro nei suoi pensieri e nel suo cuore. Lei e' libera dentro e io lo sento, lo percepisco; lei e' libera perche' non si appartiene.
E' una cosa sola con quel Dio che l'ha creata. Il segreto forse e' qui davanti a me.
Mi ritorna il sorriso e ora lascio l'anticamera della Vita e mi immergo in essa. Cerchero' di portare liberta' a coloro che incontrero' sul mio cammino, non siamo fatti per chiuderci ma per andare.....oltre.
W la LIBERTA'