martedì 25 marzo 2014

LA FORZA DI SCEGLIERE GIORNO DOPO GIORNO

Mi trovo in terra straniera da molti anni; come scelta personale e vocazionale cerco di vivere più che parlare.
Le persone del paese con cui ho scelto di vivere hanno una propria lingua, cultura, sentimenti e relazioni che non sempre coincidono con la mia storia.
E proprio qui  sta la forza di scegliere, nonostante le fatiche, le delusioni e le vicende che non seguono il corso che vorrei.
La testimonianza più grande credo sia scegliere con gioia di continuare ad amare, anche quando non sembra cambiar niente; il fatto stesso di non mollare e' cio' che fa cambiare il cuore di chi, poco prima e forse anche dopo, crede di prendermi in giro pensando sia un credulone.
Le ferite che faticano a rimarginarsi, la solitudine che a volte prende e demoralizza, unite alla lontananza dalla mia terra, tutto questo potrebbe far dire "chi me lo fa fare ?"
Ad un tratto ecco che si accende qualcosa che rida' forza e vigore;  il Crocefisso.
Quando mi metto li' e lo guardo e Lui mi guarda, gli rivolgo la stessa domanda, "chi te l' ha fatto fare?"
Amore e solo amore, non ci sono risposte umane se non il divino che si unisce all'uomo.
Allora vedo le persone in altro modo, Helena, Saidi, Huzna, Alexi, Ibrahim, Lobay ......in altro modo; allora sorrido e gioisco e volo, si volo perché so che nonostante il peccato mio e degli altri, se entro nel loro cuore ci trasformiamo assieme.
Le sofferenze rimangono, come pure le ferite;  vedo pero' che la forza di scegliere mi rida'  il sorriso, mi indica la strada.
Non e' una risposta psicologica per stare tranquillo e andare avanti, no no, lo scegliere ogni minuto mi porta a vivere il cielo sulla terra.
Un abbraccio a tutti.

domenica 16 marzo 2014

LA TENEREZZA DI DIO ........

Non so come iniziare questa pagina di racconto di vita. Una Domenica iniziata col sole e che sta terminando con l'umido dei mie occhi. Quante volte ho visto la sofferenza e l'abbandono in questi anni africani, eppure non ci si puo' fare l'abitudine, chi si abitua e' meglio che lasci questa terra, tanto bella quanto tremenda e al tempo stesso imperscrutabile.
Dalla nostra casa famiglia sono passati diversi ragazzi che ora sono grandi e alcuni di loro da molti anni ritornati alla societa'.
Ci sarebbe molto da dire sulla societa' africana e come l'immagine, che noi occidentali ci siamo fatti, non sempre corrisponde alla realta'; ma ora non e' il caso.
Il sole sta tramontando e poco fa e' arrivato al cancello uno dei ragazzi che ha vissuto per un periodo di tempo con noi.
E' Alexi, infanzia impossibile da raccontare, da quando ha lasciato la casa famiglia e' stato un vivere sulla strada alla merce' di tutto e di tutti.
Se ne e' andato da noi quando aveva sedici anni, ora ne ha 23 ma ne dimostra diciotto.
Temporale al culmine della forza, pioggia a cascata e lui con passo lento e zoppicante e' venuto verso di me.
"Papa' mi hanno picchiato perche' il mese scorso sono venuto a trovarti e pensano  abbia parlato male di loro".
Praticamente una mano gonfia, un piede palla, un occhio mezzo cieco e un taglio in testa.
Ora sta riposando un attimo. La verita' in toto in Africa non esiste, quindi occorre far intervenire qualcosa di divino.
La tenerezza di Dio che va oltre ogni nostro dubbio e libera dalla cattiveria degli uomini.
Il mio cuore piange per questo valore minimo che la vita a volte assume, qui come in ogni parte del mondo.
Ora cerchero' di trasmettere a Alexi questa tenerezza di Dio che va oltre e rimargina le ferite dell'anima, mentre io cerchero' di alleviare quelle fisiche.
Gli ultimi sono i miei maestri perche' mi riportano a Dio e al suo Amore gratuito verso tutti.
Un abbraccio a voi tutti e un saluto dai bambini della casa e da Alexi naturalmente.