Mentre sto cercando di concentrarmi, nel trovare le parole
per riuscire a trasmettere cio’ che sta
passando nel mio cuore e nella mia mente, mi rendo conto che vorrei arrivare a
ciascuno di voi attraverso il Silenzio.
La Parola, che cambia il mondo come duemila anni fa non e’
niente altro che Silenzio.
Il Silenzio e’ l’eco della voce di Dio, la soglia del
mistero.
Maria, Giuseppe, i pastori e gli ultimi della storia di
allora, come quelli di oggi, hanno riconosciuto Dio e sono rimasti in Silenzio.
Solo gli Angeli cantavano; ma quelli si sa sono arrivati nella gloria di
Dio e non riescono proprio a stare zitti, la gioia gli sprizza da ogni parte.
Ripercorro alcuni momenti importanti della mia vita e mi
accorgo che proprio nel Silenzio, allora come oggi, ho ritrovato me stesso e
scoperto il mio essere qui, ora e cosi come sono.
Con i bambini della casa famiglia abbiamo fatto il presepio,
ogni anno e’ come se fosse il primo, la sorpresa e lo stupore, mettere le
statuine e poi vedere la piu’ piccolina che mette le stesse non rivolte alla
grotta ma verso chi guarda il presepe.
Certo forse teologicamente parlando non sara’ molto
corretto, ma siccome a me la teologia semplice piace e credo sia molto vicina
alla gente con cui Gesu’ condivideva gran parte della giornata, sorrido alla piccola Helena e lascio tutto
cosi’, come lei ha sistemato.
Dunque, dopo aver posizionato anche gli ultimi animali del
gruppo, siamo stati in silenzio ad
osservare e contemplare.
Il mistero che si rende presente. Il Dio che incarnandosi mostra la sua divinita’, la quale culminera’ sulla Croce.
L’unicita’ che caratterizza il cristianesimo e’ proprio
l’incarnazione di Dio, questo bambino nato ai margini, da una famiglia fuori
dagli schemi.
Questo bambino che gioira’ e soffrira’ come ogni uomo, come
ogni persona di allora e di oggi dovra’ portare il peso delle ingiustizie e del
male.
Questo Dio che ha provato l’abbandono, non e’ rimasto in una
dimensione staccata dall’umanita’.
Lui la’ e noi quaggiu’; no ha voluto fare la Storia,
partecipare in pienezza col corpo e con lo Spirito.
Parlare di Gesu’ bambino per alcuni puo’ sembrare infantile,
invece tutto parte da li; la Parola si e’ fatta carne, nel silenzio della notte,
-a parte i soliti Angeli !!!- tra le persone che non contano niente.
Sono i piccoli, gli esclusi, quelli che si nascondono
perche’ si sentono di intralcio, sono loro che fanno la Storia.
L’augurio che faccio ad ognuno di noi, credenti o non
credenti, e’ poter respirare un po’ di questo Amore gratuito che il bambino
della grotta vuole donare a ciascuno.
Questa storia non finira’ mai perche’ sappiamo benissimo che
un Amore cosi’ ci riempie il cuore e la vita di infinito.
I bambini ed io facciamo tantissimi auguri, a voi e alle
vostre famiglie.
Davanti al presepe staremo un po’ in silenzio per unirci a
voi che ci volete bene e magari poi canteremo assieme a sti benedetti Angeli, che non smettono mai di
dirci di essere nella gioia.
Grazie di cuore a tutti voi, un
abbraccio e una preghiera
Enrico e bambini casa famiglia san Giuseppe
Per chi volesse contribuire alla
nostra casa famiglia
Enrico Balconi
Banco Popolare
IBAN
|
IT66J0503411121000000039021
|